Il 13esimo tango a Parigi. Per l’ultimo, c’è ancora tempo, per citare il noto film di Bertolucci.
Il re di Parigi è sempre lui, forse non per le parole, anche se dopo 13 anni qualche parolina di francese poteva pure impararla.
Ma sicuramente sul campo sì, 13 su 13.
Sì, avete capito bene. Tredici Roland Garros su 13 finali giocate in 15 anni di presenze a Parigi.
100 partite vinte su 102.
Un fenomeno!
A Parigi Nadal annienta Djokovic in tre set (0-6/2-6/5-7) ed eguaglia Federer come numero di slam vinti (20).
Il serbo le prova tutte ma trova un muro. Un muro umano per caparbietà e dedizione che non si è mai abbattuto o lasciato abbattere. È tornato sempre in campo, infatti, dopo gravi infortuni e operazioni.
Un ostinato talento o un talento ostinato?
Lo si è visto anche fuori dal campo. La scelta di diventare mancino, per lui che era (e nella vita è rimasto) destro naturale. Nessuno aveva mai vinto 4 slam senza concedere nemmeno un set.
Rafa l’ha fatto più volte: nel 2008, nel 2010, nel 2017 e nel 2020 (l’ultimo domenica a Parigi).
Della serie che può cambiare qualsiasi cosa ma non il vincitore del Roland Garros.
Quello è sempre lui, Rafael Nadal, il più grande tennista di sempre sulla terra rossa. 86° titolo in carriera, 68° sulla terra rossa. (The King of Clay).
999 successi ATP, il traguardo dei 1000 ad un passo… Vamos!
AD MAIORA RAFA.