È il 1996 quando Space Jam fa capolino sul grande schermo conquistando il cuore di grandi e piccini, principalmente grazie alla co-presenza del campione dell’Nba Michael Jordan e dei celebri personaggi Warner Bros, i Looney Tunes.
Con l’intro ambientato nel 1973, quando Michael Jordan era ancora un ragazzino, vediamo in rapida sequenza la sua gloriosa ascesa nel basket. Poi la storia si svolge interamente nel periodo del suo primo ritiro, tra il 1993 e il 1995, quando Jordan decise di intraprendere la carriera del padre nel mondo del baseball. Saranno Bugs Bunny e i suoi Looney Tunes a riportare il campione sul parquet, rapendolo mentre gioca a golf con gli amici (tra cui Bill Murray che interpreta se stesso) e “costringendolo” a disputare l’iconica partita: Looney VS Monstars.
A venticinque anni da quel film, sul grande schermo arriva Space Jam: New Legends, che ci fa fare nuovamente un tuffo nel passato nell’intro: questa volta è il 1998, e il campione di basket LeBron James non è ancora un campione. In quell’anno, in quel momento, si snoda in pochi minuti l’inizio della sua grande carriera, fatta di tanto impegno e poco divertimento. Quindi il film ci catapulta nel presente, facendoci trovare LeBron cresciuto e alle prese con quello che lui vorrebbe fosse il futuro del figlio, in contrasto con ciò che lo stesso figlio vorrebbe per sé. Non mancano nemmeno questa volta i Looney Tunes e una spettacolare partita in un universo Warner Bros completamente digitalizzato. Con incredibili effetti visivi e il tocco nostalgico ma innovativo dei Looney Tunes che non stanca mai.
Giulia Anzani Ciliberti
Fonte: cinecorriere.it 27/09/21